VIAREGGIO. “In un contesto di crisi diffusa e persistente, nella quale e durante la quale più di 450 posti di lavoro, pari a circa il 13% sono stati persi nel settore edile nella provincia di Lucca nel corso del primo trimestre del 2012, rispetto allo stesso trimestre del 2011 e oltre duemila unità tra lavoratori autonomi e dipendenti nel corso degli ultimi quattro anni, crescono e preoccupano sempre di più le crisi di aziende mature che da anni operavano nel mercato dell’edilizia anche in Versilia.” A fare questa inquietante fotografia è la segreteria della Fillea-Cgil.

“Questa lunga crisi, di cui non si vede l’uscita, ha prodotto un forte ridimensionamento della capacità produttiva del settore, che è riscontrabile dai dati che emergono dalla secca diminuzione del valore della produzione, del valore aggiunto, e dagli investimenti nell’ultimo quadriennio, ha reso il problema dell’occupazione operaia drammatico.

“Urge davvero che nel territorio si esprima una considerazione più attenta e ponderata degli effetti sociali ed economici che una crisi così persistente e insidiosa ha prodotto e minaccia di produrre in futuro in un settore chiave dell’economia locale e nazionale come quello dell’edilizia, sopratutto da parte del sistema d’impresa e delle istituzioni pubbliche, entrambi particolarmente silenti in proposito.

“Le organizzazioni sindacali, impegnate negli ultimi mesi nel rinnovo del Contratto Provinciale di Lavoro, hanno manifestato più volte l’esigenza di aprire un confronto serio ed approfondito sullo stato del settore e sulle prospettive di riorganizzazione complessiva dello stesso, attraverso politiche di autentica innovazione, e di realizzazione di condizioni strutturali per il miglioramento delle condizioni di lavoro di salario e di sicurezza del lavoro edile.

“Ma ben poco, per non dire nulla, si è fatto in questo senso, col risultato che è enormemente cresciuta l’area del lavoro sommerso, dello sfruttamento intensivo della manodopera, dello sviluppo di un sistema d’impresa svincolata da qualsiasi regola di mercato.

“Ebbene, di fronte ad uno scenario simile, la scomparsa e il forte ridimensionamento che da più di un anno stanno interessando imprese del settore edile che hanno rappresentato la storia degli ultimi 30 anni in Versilia, il sindacato chiede che venga avviato da subito un confronto con le imprese e le amministrazioni locali, teso a definire precise strategie e progetti di intervento nel merito.

“Le organizzazioni sindacali hanno negli ultimi anni lavorato, per esempio, alla definizione di un protocollo d’intesa istituzionale sulla materia degli appalti pubblici, interessando anche la Prefettura, come massimo organo istituzionale a livello territoriale, ma dobbiamo dire che, nonostante l’esistenza di un’intesa già realizzata fra le parti sociali del settore risalente al novembre 2009, ben poco si è fatto nel corso degli ultimi 12 mesi per realizzare passi in avanti in questa direzione.

“Ci sono, in conclusione, delle urgenze sociali, che scaturiscono da un inedito crollo dei livelli occupazionali, e dalla crescita di un’economia fuori controllo e fuori da un contesto di regolarità, che impongono scelte rapide ed efficaci, se non vogliamo assistere ad un peggioramento ulteriore delle diseguaglianze, della disoccupazione e della povertà, le cui cause ed effetti vengono sistematicamente e colpevolmente sottaciuti.

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ultimo aggiornamento: 17-09-2012


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